Gli abitanti

Gli abitanti di Guardavalle sono detti guardavallesi (in dialetto guardavajoti). Come tutti i paesi, anche il nostro ha subito un notevole incremento demografico attraverso i tempi. E se non si hanno notizie precise per tutto l’arco della sua storia, quelle che abbiamo a disposizione ci danno un’idea quanto mai precisa di come sia andata crescendo la popolazione di Guardavalle. Numero degli abitanti nei vari periodi:

ANNO

POPOLAZIONE

MATRIMONI

NATI

MORTI

1736

2678

1750

2678

1753

2678

1786

2792

1797

2914

1815

2556

81

92

1816

2576

95

86

1818

2243

32

87

73

1820

2371

25

97

95

1821

2404

18

62

30

1822

2511

107

71

1823

2489

106

78

1825

2635

122

46

1826

2681

117

90

1827

2684

110

107

1828

2754

125

55

1830

2807

119

93

1849

3146

126

135

1853

3208

133

141

1854

3217

135

126

1856

3266

147

109

1858

28

166

108

1859

40

163

165

1860

29

161

160

1861

3591

22

168

133

1871

3561

28

139

106

1881

3495

34

131

69

1891

27

171

111

1901

4055

1911

4611

1921

4624

1931

5317

1936

5681

1948

6725

1951

6874

1956

7188

1961

6569

1971

5899

1981

5702

1991

5613

Gli abitanti di Guardavalle nel 1797 in rapporto ai paesi della diocesi Dopo il terremoto del 1783, l’allora vescovo di Squillace, mons. Notaris, in una relazione inviata al Marchese di Fuscaldo nel 1797 passa in rassegna i 36 centri della diocesi di Squillace e annota diligentemente il numero degli abitanti. E’ interessante, per noi, fare il confronto tra gli abitanti di tanti paesi e il nostro centro, per constatare come Guardavalle fosse più popoloso di molti altri centri.

PAESE

ANIME

Amarone

679

Argusto

680

S. Andrea

2198

Badolato

3310

Brognaturo

954

Borgia

2532

S. Caterina

2002

Chiaravalle

2648

Centriche

964

Cenade

693

Cardinale

2331

Camini

654

davolo

2548

S. Elia

1127

S.Floro

860

Girifalco

2931

Gagliato

801

Guardavalle

2914

Isca

1496

Montepaone

1073

Monasterace

807

Olivati

964

Palermiti

1466

Petrizzi

1466

Pazzano

856

Placanica

1165

Riace

1156

Stalattì

1210

Satriano

2163

Stilo

1819

Stignano

1460

Simbario

1411

S.Sostene

1615

Noverato

303

Torre

1562

S.Vito

2073

ANNO

POPOLAZIONE

MATRIMONI

NATI

MORTI

1736

2678

1750

2678

1753

2678

1786

2792

1797

2914

1815

2556

81

92

1816

2576

95

86

1818

2243

32

87

73

1820

2371

25

97

95

1821

2404

18

62

30

1822

2511

107

71

1823

2489

106

78

1825

2635

122

46

1826

2681

117

90

1827

2684

110

107

1828

2754

125

55

1830

2807

119

93

1849

3146

126

135

1853

3208

133

141

1854

3217

135

126

1856

3266

147

109

1858

28

166

108

1859

40

163

165

1860

29

161

160

1861

3591

22

168

133

1871

3561

28

139

106

1881

3495

34

131

69

1891

27

171

111

1901

4055

1911

4611

1921

4624

1931

5317

1936

5681

1948

6725

1951

6874

1956

7188

1961

6569

1971

5899

1981

5702

1991

5613

Attività della popolazione.

L’attivítà che, nel passato, ha principalmente impegnato il maggior numero della popolazione attiva è l’agricoltura: Guardavalle era, tra tutti i paesi limitrofi, il centro agricolo più produttivo, anche per l’enorme estensione del suo territorio. Oggi il lavoro dei campi occupa all’incirca un terzo della popolazione: molti terreni non sono più coltivati come nel passato; è diminuita la produzione di grano duro; buona invece si mantiene tuttora la produzione di mais, frutta, agrumi ed olive. Sono attivi tre mulini per i cereali e otto frantoi per le olive. L’olio di Guardavalle è apprezzato dagli intenditori per il suo basso tasso di acidità (max. 3%) e per le sue proprietà organolettiche (perché ricavato da olive di varietà dolce). Guardavalle possiede anche un buon numero di vigneti da cui si ricava un eccellente vino. Le vigne sono a conduzione familiare e sono coltivate dai rispettivi proprietari. Non si può dire che le vigne situate all’interno del territorio comunale soddisfino il bisogno interno di vino, per la ragione che, durante i mesi di vendemmia, sono molti a farsi portare l’uva da fuori comune (anche da fuori regione) per farsi il vino. Per amore di completezza, si ricorda che esiste un vitigno denominato “Guardavalle”. Un’altra attività molto importante nel passato (fino ai primi anni del ‘900) fu l’allevamento dei bovini, praticata da un ceto fra i più abbienti: il ceto dei “massari”. Oltre che al commercio degli animali (svolto soprattutto nelle varie fiere), l’allevamento dei bovini era strettamente collegato all’alimentazione e all’industria dei latticini, ed alimentava anche l’attività dei conciapelli del luogo, che preparavano la materia prima per i calzolai. L’allevamento degli ovini, in modo particolare dei caprini, si diffuse a cominciare dai primi decenni dell’800, quando vennero e si stabilirono a Guardavalle alcuni “armentieri” provenienti da S. Caterina, Badolato e Cardinale. Il patrimonio zootecnico comprende oggi bovini, ovini, caprini, suini e pollame. In Guardavalle Marina è attiva da alcuni anni un’azienda ovicola. Nella zona montana di Guardavalle (il suo territorio arriva oltre i 1100 metri s.l.m.) vi sono estesi boschi di querce, faggi, elci, pini, abeti, castagni; da essi si alimenta il commercio di carbone e di legna da ardere. L’altra attività che impegna buona parte della popolazione attiva è l’artigianato. Fino al 1861 era diffusa su tutto il territorio comunale la coltivazione del baco da seta, sia in forma promiscua che specializzata, sia nei terreni irrigui che in quelli seccagni. La quasi totalità delle donne era dedita alla professione di filatrice . Dopo l’unità d’Italia, l’artigianato serico meridionale scomparve del tutto, non potendo reggere la concorrenza della più protetta e avvantaggiata industria del Nord. Per le stesse ragioni scomparve anche l’industria mineraria, con la lavorazione del materiale estratto nelle località Foresta, Ferriera, Ropolà, Zessi sul fiume Assi. Nella località Zessi (prima si chiamava Gessi) si sa che, su disegno del Vanvitelli, sono stati fusi i tubi dell’acquedotto della reggia di Caserta. Oggi l’artigianato è presente con alcune botteghe di falegnami che costruiscono mobili ed infissi; con botteghe di fabbri che lavorano il Gli emigrati costituiscono un’altra fetta della popolazione di Guardavalle. Il movimento migratorio ha conosciuto momenti di vero spopolamento negli anni ’60 e si è indirizzato particolarmente verso l’Australia, il Canada, la Germania occidentale e la Svizzera. Intere famiglie hanno salutato il loro paesello e sono andate all’estero per fare fortuna: alcune per non tornare mai più, altre per tornare a costruir casa coi soldi guadagnati all’estero