Chiese e Cappelle con diritto di Patronato
Il “patronato” (o “giuspatronato”) è quel complesso di privilegi e di oneri che, per concessione della Chiesa, spettavano ai fondatori di una chiesa, di una cappella o di un beneficio oppure a coloro che dai fondatori ne ripetessero legittimamente il diritto. Per fondatori si devono intendere coloro che abbiano dato il suolo edificatorio o coloro che abbiano costituito un reddito perpetuo a favore della istituzione.
Il patronato consisteva nel diritto che il patrono aveva di presentare all’autorità ecclesiastica locale, cioè al Vescovo, il sacerdote, spesso appartenente alla famiglia del presentatore, che egli desiderava fosse preposto all’officiatura, fatta salva l’approvazione vescovile, che di solito non era negata.
Diritti comuni erano ancora per il patrono ottenere dai redditi della chiesa o dal beneficio gli alimenti nel caso che egli fosse caduto senza sua colpa in povertà, di porre nella chiesa il proprio stemma, di precedere gli altri laici nelle processioni e di godere di un posto distinto nell’ambito dell’edificio sacro.
La vita plurisecolare di questo istituto ha avuto fine da tempo, soprattutto perchè sono venuti meno i redditi che ne assicuravano l’esistenza.
A Guardavalle vi furono diverse chiese, cappelle o altari con diritto di patronato. E questo dimostra che il paese, nel passato, non solo ebbe molti preti, ma godette anche di buone condizioni economiche.
Le Chiese di Guardavalle
Nel ruolo economico e sociale della Chiesa e delle chiese nella storia Acila Calabria è abbastanza noto, anche se poco studiato.
Infatti, l’attenzione degli storici è stata attratta dai grandi conventi esistenti in Calabria Mileto, Serra, Soriano, ecc. o da altri avvenimenti eclatanti. Poco interesse, invece, è stato dedicato alle chiese e ai conventi che. pur nella povertà delle loro risorse, hanno avuto non solo un ruolo molto importante, ma hanno altresì esercitato la duplice funzione di istruire e di donare alla fede le masse popolari e di creare un legame organico tra la Chiesa e le masse contadine.
Lungo i secoli che si sono succeduti le chiese e i conventi sono stati, specialmente in Calabria, centri di aggregazione sociale, oltre che centri h formazione morale e spirituale per il nostro popolo.
Particolare attenzione, sotto questo aspetto, meritano le chiese parrocchiali, per la ragione che esse furono sempre centro principale della vita sacramentale, luogo quotidiano della pratica religiosa e, fino al periodo napoleonico, anagrafe civile e religiosa insieme.
E’ proprio per questo motivo che non si poteva non dedicare un’attenzione particolare anche alle chiese di Guardavalle. Elenco delle chiese secondo l’ordine cronologico ricavato dai documenti:
1. chiesa di S. Nicola | esiste già nel 13 10 |
2. chiesa di S. Caterina | esiste già nella 2a metà del ‘300 |
3. chiesa di S. Maria del Castello | esiste già nel 1568 |
4. chiesa di Masarre o Marasà | esiste già nel 1568 |
5. chiesa di S. Costantino | esiste già nel 1571 |
6. chiesa di S. Agazio | esiste già nel 1548 |
7. chiesa di S. Carlo Borromeo | iniziata agl’inizi del ‘600 |
8. chiesa (rurale) della SS. Annunziata | esiste già nel 1637 |
9. chiesa di S. Antonio di Padova | esiste già nel 1648 |
10. chiesa del Purgatorio | esiste già nel 1648 |
11. chiesa del Carmine | esiste già nel 1659 |
12. chiesa di S. Leonardo | esiste già nel 1700 |
13. chiesa di S. Elena | esiste già nel 1713 |
14. chiesa di S. Maria dell’Angelo | esiste già nel 1762 |
16. chiesa (rurale) di S. Biagio | contrada Marasà |
17. chiesa (rurale) della Landrusa | |
18. chiesa di S. Paolo | nella frazione Marina |
19. chiesa di S. Maria degli Angeli | nella frazione Marina |
20. chiesa d. Madonna del Carmelo | Elce della Vecchia |